La camera dell’Olivo è la più grande, la camera madre, prende il nome dall’olivo patriarcale che si vede dalla finestra di destra, la camera gode di due luminose finestre, una spazia sul lago e l’altra, quella che guarda verso l’olivo centenario, verso le colline. Su di un ramo dell’olivo riprodotto sulla parete con la tecnica a “trompe-l’oeil” vi sono appollaiate dieci cince dalla coda lunga di cui nove rivolte di fronte e una di schiena, il significato è quello che in un gruppo c’è sempre almeno uno che non è del parere degli altri.
Camera 30 mq.
Fronte lago
Vista colline/giardino.
Minibar
Wi-Fi
Bagno 12mq.
Vasca da bagno con doccia
Il letto, anch’esso in ferro, è molto grande e spazioso ma soprattutto alto. In effetti si tratta di un letto del ‘700 calabrese, il motivo per cui è alto è che i contadini, ma non solo, all’epoca non godevano di ampi spazi nelle case così che ogni volume doveva essere usato al meglio come ripostiglio e perché non sotto il letto? Li vi si metteva ogni sorta di cose se non anche gli animali.
In fondo al letto vi è un importante baule matrimoniale in cuoio, fra le decorazioni del cuoio si nota ancora il colore oro, oramai sbiadito, a significare l’importanza e la ricchezza del baule e chi lo possedeva.
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